
































Lo spettacolo conduce lo spettatore, tra silenzi inestinguibili e immagini simboliche, troppo semplici da lasciare sospese, in un vortice “morale” sul valore del potere e della sua impossibilità di condivisione. Lo spettacolo si approccia a tematiche di carattere “morale” attraverso l’ausilio di favole dell’autore greco Esopo, favole che sono veri capolavori di narrazione rapida e precisa.